Disgaea 2: Cursed Memories è il degno sequel dell'indimenticabile Hour of Darkness. Forte degli stessi pregi che hanno reso il primo Disgaea un vero capolavoro, Cursed Memories si attesta come un ottimo gioco, che vede nella trama densa di humor e nel collaudato sistema di gioco i suoi punti di forza. L'aver giocato il primo capitolo può essere utile per godere appieno di citazioni e riferimenti, ma non è indispensabile: nonostante alcuni personaggi compaiano anche qui (Etna, Laharl...), la trama di Disgaea 2 si dipana su territori totalmente indipendenti.
Looks like I have to resort to the politician's golden rule: "If they can't prove it, deny, deny, deny." [Etna]Zenon, il più potente di tutti gli Overlords, ha scagliato una maledizione contro il villaggio in cui abita il giovane protagonista Adell. Gli abitanti dell'Holt Village, famiglia di Adell compresa, si stanno infatti progressivamente trasformando in mostri, perdendo lentamente la propria umanità. Con essa se ne vanno anche i propri ricordi riiguardanti la passata vita da esseri umani, da cui il titolo: Cursed Memories in inglese significa proprio "Memorie Maledette". Adell per motivi sconosciuti è l'unico umano immune alla maledizione, ed è deciso a risolvere la situazione uccidendo Zenon: immagina che così facendo il sortilegio sarà spezzato. Un primo tentativo viene fatto tentando di evocare Zenon, per poi sconfiggerlo una volta comparso, ma... sorpresa! Invece di Zenon compare la sua prosperosa unica figlia Rozalin! Da qui comincia un viaggio piuttosto surreale in cui Adell e Rozalin marceranno insieme alla ricerca dell'Overlord Zenon con una sequela di grossi colpi di scena. L'aspetto più interessante non è tanto la storia in sé, quanto il rapporto tra Adell e Rozalin, due personaggi totalmente diversi sotto ogni punto di vista che alla fine si modificheranno a vicenda, così come accadeva tra Laharl, Flonne ed Etna in Disgaea: Hour of Darkness. La trama rimane per molto tempo avvolta in un alone di mistero, in particolare sull'identità dei genitori di Adell e sulla figura del malvagio Zenon. Durante il nostro viaggio incontreremo molti altri personaggi, già conosciuti e non: il servetto schizofrenico Tink, il "Dark Hero" Axel caduto nell'oblio, la ninja Yukimaru in cerca di vendetta, l'ambiziosa Beauty Queen Etna e molti, molti altri personaggi che condiranno a dovere la trama (che altrimenti risulterebbe forse un po' banale).
Il dispiegarsi della trama è autoparodico e metavideoludico. Sentire Rozalin dire "Do you not have a better reason, such as being from a heroic lineage, or being level 100,000,000?" sarà assolutamente normale così come sentire Etna parlare di hacking del gioco e simili.
Una delle qualità più apprezzate del vecchio Disgaea era stata la grande capacità di creare scene esilaranti, grazie a dialoghi del tutto surreali e a situazioni imbarazzanti (talvolta con allusioni sessuali). Disgaea 2 mantiene questa politica, ma l'effetto di humor è decisamente stemperato dal minore carisma della coppia di protagonisti rispetto al terzetto dell'Hour of Darkness (Laharl, Flonne ed Etna). Ciononostante questa trama, così come quella del predecessore, si affaccia anche a temi più profondi, riuscendo nel difficile intento di far sorridere, ma anche riflettere con più di una punta di amarezza.
Assurde le scenette di fine capitolo, affidate ad un improbabile telegiornale del Netherworld che va a sostituire i deliri di Etna che potevamo gustare nel primo Disgaea.
Sistema di gioco molto simile a quello che conosciamo... (almeno, che conosce chi ha giocato Disgaea
)
La struttura di base è la stessa di Disgaea Hour of Darkness: abbiamo a che fare con un RPG (gioco di ruolo) strategico a turni. Il genere è caratterizzato dal fatto di avere un vero e proprio campo di battaglia dotato di caselle quadrate in cui i personaggi si possono muovere per poter attaccare i nemici, curare gli alleati o compiere altre azioni tipiche della serie di Disgaea: mi riferisco ad esempio ai comandi "Lift & Throw", con cui si possono lanciare nemici, alleati o altri tipi di unità attraverso il campo di gioco. Peculiari di Disgaea sono anche gli ormai famosi Geo Symbols e Geo Panels, che in parole povere sono dei tipi di caselle speciali che possono portare vantaggi o svantaggi ai personaggi che vi sono sopra collocati: si tratta di elementi strategici molto importanti che spesso vanificano qualsiasi allenamento ed esaltano una buona tattica.
Il party si comporrà di personaggi obbligatori, che si uniranno con noi durante la storia, più altri che dovranno essere creati dal giocatore, che potrà scegliere fra un gran numero di classi, per un totale di 198 tipi diversi di personaggi, ognuno con le sue particolari forze e debolezze. Anche questa volta potremo creare sia personaggi umani che mostri, tra cui gli indimenticabili Prinny, i simpaticissimi mostri simili a pinguini alati esplosivi che subiscono ancora una volta lo schiavismo di Etna.
Il gioco è suddiviso in capitoli, ognuno formato da un numero variabile di livelli. I combattimenti sono inframezzati da scene che vedono protagonisti i personaggi, realizzate con uno stile semplice ma allo stesso tempo piacevole e raffinato, almeno dal punto di vista grafico. Per quanto riguarda i contenuti, spesso scappa più di un sorriso, ma a volte i dialoghi sono eccessivamente forzati.
Disgaea 2, come il suo predecessore, si avvale di molte altre features come il "tempio della corruzione" Dark Assembly (una sorta di senato a cui chiedere nuove risorse, nuovi personaggi o simili) e l'Item World. E' possibile infatti avventurarsi all'interno di oggetti del nostro equipaggiamento per renderli più potenti eseguendo un gran numero di livelli (di solito dieci alla volta). Se state pensando "E' una follia!", avete pienamente ragione, ma Disgaea è un gioco folle per definizione.
Naturalmente però Disgaea 2 non è un gioco fotocopia del primo...
...ma non del tutto!Le novità ci sono: niente di eccessivo, ma abbastanza importanti da spaesare per un momento i fans del primo capitolo. Per lo più si tratta di lievi modifiche eseguite per ovviare ad alcuni difetti dell'Hour of Darkness, ma c'è pure qualcosa di totalmente nuovo. Le classi dei personaggi sono meglio bilanciate sotto ogni punto di vista, e lo stesso dicasi per le armi (in Disgaea 1, lance e archi diventavano presto inutili).
E' stato introdotto un sistema di "felonies", una delle principali novità del gioco: ciascun personaggio può diventare prima un "ricercato", per diventare realmente criminale se giudicato da un tribunale. Ovviamente stiamo parlando del Netherworld: se diventiamo criminali, dobbiamo solo gioirne! L'essere criminali infatti permette di avere vantaggi in molti aspetti del gioco, pure i più impensabili.
Disgaea 2 è un gioco dalle moltissime caratteristiche, così tante che padroneggiarle tutte spesso è impossibile. Tuttavia il gioco è abbastanza ben bilanciato, in modo che anche i principianti possano terminarlo (seppur con qualche singhiozzo), mentre gli esperti possono sbizzarrirsi e andare contro nemici di livelli che si aggirano alle migliaia (il livello massimo? 9999).
Una qualità fondamentale di questo gioco è il fatto che si possono skippare le animazioni di personaggi, alleati e nemici. Questo vuol dire perdere molto meno tempo durante le battaglie, dove spesso una semplice magia ci porta via dieci secondi.
Realizzazione tecnica a basso costo?Si sa, i punti di forza di Disgaea non sono le qualità tecniche, ma lo humor e il sistema di gioco. Abbiamo a che fare infatti con una grafica davvero scarna, pur condita da un character design notevole e in pieno stile anime. La struttura, comunque, è quella di livelli tridimensionali con personaggi 2D. Si nota una differenziazione maggiore delle mappe di battaglie rispetto a Disgaea 1, specie per quanto riguarda gli Item World.
La musica è un condensato di cantato giapponese e di simpatici temi simili a quello di Disgaea Hour of Darkness. In generale comunque il comparto audio sembra un po' sottotono e poco curato, tanto che non è necessario spendere più parole di queste. Nota di merito tuttavia al doppiaggio, specialmente di personaggi come Yukimaru e Tink. E' possibile sentire le voci in giapponese (i testi rimangono comunque in inglese), ed è un colpo di fortuna perché il doppiaggio originale è di qualità superiore (come succede quasi sempre in campo videoludico).
LongevitàQuesto gioco sa essere infinito. Può durare una trentina di ore per essere finito in fretta e furia, d'altro canto il completarlo al 100% può richiederne centinaia. Bisogna ammettere che, purtroppo, ad alti livelli la strategia in battaglia diventa sempre un elemento meno importante, e si passerà molto più tempo nei menu a preparare l'equipaggiamento.
ConclusioneDisgaea 2 è un buon gioco che sicuramente piacerà ai fan del genere e agli affezionati al mondo di Disgaea, che saranno felici di avere ancora a che fare con i personaggi che amano. Tuttavia la complicatezza del sistema di gioco è piuttosto pronunciata, tanto che facilmente fa risultare il tutto incomprensibile ad un adepto inesperto.
Senza dubbio è un passo indietro rispetto al gioco originale, ma si sa far apprezzare: consigliato.