QUOTE (Princess87 @ Oggi, 1:50 pm) |
Non sarà proprio un commento al capitolo 10, sarà anche un mezzo sfogo, quindi abbiate pazienza sto giro, perché ci sta tutto... Allora, la sensazione che ho avuto dopo aver letto il capitolo, ma soprattutto dopo aver letto il paragrafo "mitologia e citazioni", è stata una sola: angoscia. Mi sono sentita risucchiare il petto in un punto vuoto e freddo, come se effettivamente questo racconto avesse tirato fuori un terrore ancora più grande: l'abbandono... Finche ti rendi conto di questa cosa, ed in questa maniera ,può andare bene, ma se poi, nel giro di un'ora, i tuoi amici ti chiamano escludendoti daa programmi per capodanno con un lapidario "mi dispiace", inizia il circolo vizioso che ti porta alla depressione più nera. Poi arrivo in conservatorio e, in questo stato allegro, mi trovo ad osservare una scena che tollero a fatica da anni, ma che oggi ha l'effetto di una pugnalata (e non mi va di tediarvi con la cosa, vi basta sapere solo che ha un risvolto sentimentale...) Ed ora mi ritrovo quì, in atrio, scroccando il wireless del conservatorio, consapevole che devo ritrovare la mia energia e la mia forza nel giro di mezz'ora, visto che dovrò lavorare con 30 ragazzini per tre ore, ma in realtà con un groppo alla gola, gli occhi velati di pianto ed una sola domanda che ronza da stamattina nella mia testa: dove ho sbagliato? E dove continuo a sbagliare? Perché a questo mondo non esiste qualcuno per cui io sono importante??? Mi sento malissimo, quindi devo dire ad Arc che è stato straordinario, perché il suo capitolo mi ha davvero sconvolta e devastata... Ora devo trattenere tante lacrime, perché tra poco si lavora... Posso farcela ad anestetizzarmi, nonostante il poco tempo che mi resta... Un bacio a tutti |
allora, prima di tutto qualche spiegazione di merito, anche se sono certo che sono cose che hai gia colto:
Il personaggio di Maya prende spunto da alcuni tuoi lati psicologici che mi hai descritto nella scheda ed il suo scopo era fare leva sulle tue paure e le tue mancanze più intime così che Rig Veda potesse giustamente colpirti. E' il primo personaggio del romanzo che prende spunto da una persona vera e da quanto leggo ha avuto "successo" paradossalmente per come volevo lo avesse .. forse anche troppo.
Maya non si salva, perchè volevo proporre una critica al modo di pensare che mi hai descritto ed esortare il lettore a riflettere su una cosa che fanno in molti purtroppo, cioè reagire davanti alle delusioni chiudendosi a riccio, col rischio di perdersi NON SOLO le cose più brutte ma anche più belle (non per niente la frase della ragazza, presa da una canzone << vorrei non andare più avanti nel tempo per non avere più un passato da rimpiangere >> che descrive perfettamente il concetto di NON VIVO PIU' COSI' non soffro più).
E' ovviamente una ESTREMIZZAZIONE di quello che pensi tu e del tuo personale punto di vista che NON MI PERMETTO di criticare in modo diretto, perchè penso che OGNUNO DI NOI abbia i suoi perchè, la sua storia ed i suoi motivi per avere certi pensieri e fare certe cose quindi Maya non è una critica personale verso di te e così la sua fine non vuole essere un modo per offenderti o ferirti.
Anzi .. la storia di Maya è appunto volutamente portata all'estremo per mostrare che, nella mia mente, chi la pensa come lei non ha ancora di salvezza, non ne esce fuori e diventa talmente "anestetizzata" da non esistere più, nel mondo.
Venendo a te, non ti conosco e non mi permetto di giudicare, ovviamente mi spiace molto per come hai reagito e per quel che scrivi ti succede ... spero che leggere il caso "estremo" di Maya, per quanto sia negativo, ti aiuti a "smussare gli angoli" di certi tuoi modi di pensare o comportamenti che IO PERSONALMENTE ritengo un modo sbagliato di affrontare la vita, ma più di così non mi permetto di dire o, appunto, di giudicare.
Spero che il mio lavoro, seppur con la sua morale distorta, senza lieto fine e puramente macabra e cinica, permetta di riflettere su tutta una serie di aspetti NEGATIVI della vita.
I tuoi sfoghi sono comunque ben accetti