Tre anni di sviluppo alle spalle e almeno altri tre previsti. Tra gli appassionati a conoscenza del progetto è già un cult, anche se finora si è visto solo un trailer. Si intitola «Metal Gear Philanthropy», ed è il film ispirato alle vicende di Solid Snake, protagonista della serie di videogiochi «Metal Gear». Ma Konami, software house produttrice del gioco, non c'entra nulla.
Lo sta girando dal 2002 un gruppo di ragazzi italiani che, partito in due persone e con zero risorse, ha reclutato nei mesi decine di appassionati in tutta Italia, trasformando il progetto in un'impresa oltre ogni aspettativa. Il risultato: dopo tre anni di lavoro, il gap tecnico tra le ultime scene girate e le prime spartane riprese era così evidente che il gruppo, ora denominato Hive Division, ha deciso di ricominciare quasi da capo. E mentre lavora al completamento della versione finale, prevista per il 2008, ha usato le scene meno grezze girate finora per produrre un prologo di mezz'ora, da oggi disponibile sul loro sito
Giacomo Talamini, giornalista della rivista Videogiochi e regista/cosceneggiatore del film, è stato in questi tre anni la forza trainante del progetto Metal Gear Philanthropy.
Chi è la Hive Division?
Un gruppo di studenti italiani di varia provenienza, età ed estrazione. Attualmente il team stabile è composto da circa 20 persone, che però superano la cinquantina se includiamo collaboratori occasionali o persone che svolgono mansioni minori. L'età va dai 20 anni a 31 anni (anche se c'è un attore che ha superato la cinquantina). Siamo sparsi in tutta la nazione, da Udine a Torino, da Milano a Catania. I nostri raduni periodici hanno vistosi effetti sul prezzo del petrolio...
Perché proprio la saga di Metal Gear?
Era la comune passione dei fondatori del progetto, il nostro videogioco preferito. È anche il più adatto ad una trasposizione filmica che ne esalti la ricchezza narrativa e contenutistica, e consenta gustosi doppi sensi comici.
Cosa racconta Metal Gear Philanthropy?
La trama del film è un 'what if?' che parte dal finale del primo Metal Gear Solid per PlayStation e lo sviluppa in una direzione differente. Il progetto originale prevedeva una collocazione precisa tra MGS e Metal Gear Solid 2: Sons of Liberty, e raccontava la fondazione dell'organizzazione clandestina Philanthropy, che all'inizio di MGS2 viene descritta come operativa da diverso tempo. Volevamo esplorare i due anni di buio tra MGS ed MGS2, sfruttando le memorie di Nastasha Romanenko e introducendovi qualche elemento di sorpresa. Il progetto nuovo, invece, prende una direzione diversa, per liberarci dal vincolo degli eventi successivi e creare un film che abbia le stessa struttura e le stesse caratteristiche di un vero episodio di MGS. Il Prologo narra la fondazione di Philanthropy nelle ore immediatamente successive all'incidente di Shadow Moses, e pone le basi per il film vero e proprio.
Che tipo di risorse saranno necessarie per completare il film?
Molte più di quelle inizialmente preventivate. Si è iniziato con una decina di ragazzi, una telecamera e una tuta verde. La spesa ha superato di cinque o sei volte la stima iniziale, ma è davvero un modo divertente di sperperare i propri soldi. Al di là dei soldi, il problema principale è il tempo. Le difficoltà tecniche sono in parte una falsità, ora come ora un team indipendente che abbia la giusta intraprendenza dispone di una quantità di strumenti inconcepibile rispetto a qualche anno fa. Potenti software di editing, telecamere ottime ed economiche, strumenti registici self-made e molto altro. Quello che serve realmente è il tempo, e l'impegno per usare questi strumenti al massimo.
Video trailer+cast:
http://it.youtube.com/watch?v=3KBlhmjYK24 Messaggio modificato da Curti$ il 08/06/2009, 20:26:43